Come ti chiami?
Mi chiamo Mihaela Chirvase, sono una trentenne di origine rumena e vivo in Italia da 8 anni.
Imprenditrice? Neo-imprenditrice? Aspirante imprenditrice?
Sono un’aspirante imprenditrice. Fortunatamente ho sempre trovato ambienti lavorativi in cui mi sono trovata bene e quindi non sono stata costretta a trovare una soluzione alternativa. Attualmente lavoro (dal 2009) per l’Università di Padova tramite una cooperativa sociale. Mi piace tantissimo quello che sto facendo e mi auguro di continuare a farlo ancora per tantissimo tempo, ma sto cercando di avviare un’attività che in futuro possa diventare la mia via d’uscita nei momenti difficili. Sto sognando di riuscire a fare un mestiere che consiste nell’ aiutare gli stranieri. Credo che un’associazione di promozione sociale sia una buona palestra per questo.
Qual è il nome della tua Attività?
L’attività che sto per fondare si chiama Valide Alternative per l’Integrazione, per sottolineare che l’immigrazione è un argomento molto complesso e che le indicazioni, i consigli, le soluzioni che sto cercando di offrire sono alternative sane che possono funzionare anche come scorciatoie per ottenere il risultato desiderato dallo straniero e dalla società italiana, cioè l’integrazione.
Come si svolgerà la tua attività?
All’inizio con uno sportello informativo e di consulenza, soprattutto per la compilazione del curriculum vitae, per la ricerca di lavoro e per il rinnovo del permesso di soggiorno, e con la gestione di uno spazio dove le badanti si possano incontrare il fine settimana, nel loro giorno libero.
Qual è la motivazione che ti guida a fare quello che fai?
Sentirmi utile e diventare sempre più consapevole del proprio percorso di immigrata e delle proprie competenze.
Come hai iniziato?
Un anno fa ho scritto un progetto per gli stranieri, ma sono partita con il piede sbagliato. Avevo pensato di potere mediare il rapporto di lavoro tra badanti e le famiglie, come forma di lavoro sociale. Le consulenze iniziali si sono concentrate su altri aspetti, su come funziona il meccanismo dell’associazione, e hanno tralasciato l’aspetto fondamentale, della coerenza dell’attività con la forma giuridica… Dopo avere speso soldi per stampare volantini e fare un sito, dopo avere parlato con tante persone di questa mia iniziativa, mi sono trovata costretta a fermarmi…e a ripensare il tutto.
Hai mai frequentato Corsi o Eventi per imprenditori o aspiranti tali del Comitato imprenditoria Femminile di Padova?
Ho partecipato alla prima edizione dell’Open Day e ad alcuni seminari (business plan e marketing). Sono stata molto soddisfatta della disponibilità dei docenti e soprattutto di quella di Alessandra Badan che è stata sempre puntuale con le risposte e con gli aggiornamenti. Durante gli incontri ho conosciuto persone con iniziative molto interessanti e mi ha fatto enorme piacere leggere storie di persone che ho avuto modo di incontrare, come quelle di Before&After di Cinzia, Larayoga di Lara e Creattività di Nadia.
È emozionante sapere che Cinzia ce l’ha fatta! Come è emozionante riconoscere la costante passione di Lara per lo yoga tanti anni dopo il suo primo viaggio in India. Tramite il vostro blog ha saputo del corso organizzato di Nadia Ferraresi “Io cambio!” che sarebbe proprio quello di cui la mia attività avrebbe bisogno in questa fase…
Cosa pensi serva per far crescere la tua attività?
Tempo, pazienza, fiducia, costanza, entusiasmo, coraggio e fortuna.
Qual’é stata una delle più grandi difficoltà che hai affrontato?
Riuscire a dare una forma alle idee belle ma troppo generiche, e poi trovare il punto di partenza.
Qual’è il tuo sogno per il futuro?
Creare una scena per gli stranieri, uno spazio nel quale possano essere loro i protagonisti e parlare senza avere bisogno di intermediari perché dell’immigrazione si parla tanto ma poche volte si dà la parola ai suoi veri protagonisti. Come ho fatto con la trasmissione radiofonica B-UE messa in onda dalla webradio universitaria Radio Bue…Mi piacerebbe riuscire a coinvolgere tutte le comunità. E poi mi piacerebbe acquisire le competenze per scrivere progetti sociali vincenti per ottenere finanziamenti .
Come ci aiuterai concretamente a promuovere questa iniziativa?
Parlando con le mie amiche e invitandole a partecipare.
Perché credi sia bello mettere in rete la tua esperienza?
Per invitare a continuare a lottare per riuscire a fare quello in cui si crede. Smettere di credere di potercela fare per me è stata solo una perdita di tempo….ho ripreso da dove ho abbandonato. Io sono ancora all’inizio ma credo che ho già vinto decidendo di iniziare dopo un anno e non lasciare che tutto rimanga una teoria disegnata sotto forma di un progetto scritto su un pezzo di carta.
Fai un invito diretto a tutte le donne che ci stanno leggendo, perché partecipare all’Open Day Donna di martedì 1 Ottobre 2013:
Partecipate per confrontarvi e per ricevere lo stimolo giusto. Se non ti sei ancora iscritta: Iscriviti subito Gratis, clicca qui!”